La domanda dei discepoli di Giovanni Battista a volte è anche la nostra: perché loro sì e noi no? Dopo tanti secoli di fede cristiana, l’esigenza di affrontare il nodo della relazione con il contesto quotidiano è ancora vivo. Oggi più di ieri, la scelta di vivere una differenza è diventata personale. Seguire gli altri, conformarsi alle idee, assumere gli stili, fino a che punto?
Ogni volta che conta, possiamo ricordarci che il criterio delle scelte non è un’idea o una categoria, ma una persona. Perché ciò che differenzia è una presenza, quella di Gesù. Con lui presente, si instaura un regime diverso, si aprono possibilità nuove. Con lui c’è gioia e c’è vita, c’è un nuovo inizio.
La novità richiede novità. Sembra un gioco di parole, ma non si può mettere qualcosa di nuovo su ciò che è uguale, sempre uguale. Appunto, come dice il Vangelo, sarebbe come mettere una pezza.
È la tensione della fiducia, accettare che il Signore sia la novità che fa nuove le cose, accettare che il Signore dia senso nuovo a quel che si fa.
Diego Mattei SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato