Le prime parole che ascoltiamo oggi da Gesรน sono una domanda. Si rivolge a due uomini che stanno valutando se seguirlo oppure no. Possiamo immaginare i loro sguardi furtivi, i passi tra lโincerto e il determinato, il loro avvicinarsi e il loro fermarsi. Tutto รจ segnato da attese, paure, speranze, sogni, forse ambizioni. A questo mondo interiore complesso, colorato e frastagliato Gesรน si rivolge e pone una domanda. Non รจ un insegnamento, nรฉ una preghiera, nรฉ unโaffermazione. ร la piรน semplice delle domande. Il Signore chiede: ยซChe cosa cercate?ยป.
Che cosa cerchiamo? Che cosa desideriamo nel profondo? La domanda di Gesรน ai discepoli si rivolge a quel centro da cui sgorga energia e vita, a volte consapevolmente incanalata, a volte dispersa in momenti e attivitร che sono forme diverse di unโunica distrazione, quella che ci porta lontano da ciรฒ che ci sta a cuore, dal Signore, dal momento presente. Il Signore, progetto di amore e di vita del Padre, fatto carne e sangue, storia e incontro, lรฌ pone lo sguardo e ci chiede ancora una volta oggi: ยซChe cosa cercate?ยป.
Lo fa nel suo stile, rispettoso della libertร e delle scelte compiute, delicato e attento a valorizzare ciรฒ che portiamo dentro il nostro cuore. La domanda di Gesรน, raccolta nel vangelo di Giovanni e oggi consegnata a noi, cade provvidenzialmente in quello scorcio dei giorni iniziali dellโanno in cui ciascuno di noi giร in modo spontaneo, dopo aver abbozzato un bilancio dellโanno passato, guarda con speranza e fiducia ai mesi a venire, abbozza progetti, coglie intuizioni, medita a come trasformare i desideri in azione.
Possiamo fare nostra la domanda rivolta ai discepoli e sentirla rivolta alla nostra intelligenza, ai nostri affetti, alla nostra volontร : ยซChe cosa cercate, dunque?ยป.
Diego Mattei SJ
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Fonte: Get up and Walk โ il vangelo quotidiano commentato