Vengo a raccontarti che son stanca, che presa dall’entusiasmo ho fatto mille e mille cose e hanno funzionato, perché nel tuo nome sono riuscita a portare la vita e l’amore che volevi che portassi alle persone che ho incontrato. Vengo a raccontarti che sporcarmi le mani con tanta vita è stato bellissimo, ma le mie energie cominciano a scemare. Tendo a te queste mie mani stanche.
E tu accogli la mia fatica, ti fai abbraccio ristoratore e mi attiri in uno spazio di quieta calma. In disparte, sto con te. Sto con te e mi ricarico, in te riposo.
Ma questa pausa è una sosta e non la meta: posso fermarmi con te in qualsiasi attimo di stanchezza o di sconforto, ma il mio posto è la strada che mi chiedi di percorrere per testimoniare la pienezza della mia vita in te. Non mi tieni a lungo in disparte, isolata, con dolcezza mi sospingi verso la folla: nel tuo nome, con la voce rinfrancata dal riposo e dal ristoro, ho ancora tanto da raccontare.
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Verena M.
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato