Un’immagine semplice e, per i contemporanei di Gesù, molto quotidiana: la gallina che nasconde sotto le sue ali i piccoli pulcini al momento di una minaccia.
Quotidiana, ma incompresa, a facile rischio di cortocircuito: ma a me, povero pulcino, chi mi difende dalle minacce? Se non lo faccio da solo, chi lo fa per me? Devo essere all’altezza delle sfide, non mi devo far mettere i piedi in testa da nessuno, prima devo pensare a me stesso, poi semmai, se c’è tempo, penserò anche agli altri! Schiena dritta e guardare avanti, all’obiettivo! Freddo e determinato.
Ma il Signore dice altro: io mi intrometto, mi piego, anzi mi lascio spezzare, proseguo fino a morire per questi pulcini arroganti, che si mettono da soli in bocca alla volpe! Non hanno capito che è la tenerezza, l’apertura, il chinarsi verso l’altro, è l’uscire dalla propria traiettoria rigida e chiusa che vince la minaccia e porta benedizione! Qui c’è la vita, anche per il più piccolo pulcino – altrimenti la volpe ti frega, lei sarà sempre più astuta.
Nella piccolezza non irrigidirti, ma solidarizza, lasciati “sdemonizzare” dal Signore che si spezza per te, come il pane, diventa tenero, guarda a Lui per poter arrivare a gridare: “benedetto colui che viene nel nome del Signore!”.
Che tenerezza, come la chioccia con i suoi pulcini…
Stefano Titta SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI
Non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 13, 31-35
In quel momento si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere».
Egli rispose loro: «Andate a dire a quella volpe: “Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme”.
Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore! ”».
Parola del Signore