Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 30 Gennaio 2021

La nostra vita è un viaggio. Sin dalla nascita, siamo chiamati a fare piccoli passi verso l’ignoto. Come i discepoli, siamo invitati a passare all’altra riva. Alcuni passaggi, sono più agevoli. La mano salda dei nostri genitori, insegnanti, amici, ci sorregge. Altre volte, ci tremano le gambe. Sentiamo il vuoto sotto i nostri passi, ci sentiamo in mezzo ad una tempesta.

Proprio in questi momenti, abbiamo la possibilità di fare un incontro personale con il Signore. Il superfluo svanisce e resta l’essenziale. L’essenza del dolore che, a volte, ci piomba addosso, senza preavviso. L’essenza della solitudine, dell’ umiliazione e del tradimento. L’essenza dei nostri fallimenti e meschinità.
Proprio quando non bastiamo più a noi stessi, abbiamo l’opportunità di incontrare l’Altro. Il senso della nostra sofferenza, il motivo per ripartire. I discepoli credono che il Signore non si curi di loro. In realtà, è stata necessaria la tempesta, affinché loro stessi si accorgessero di aver bisogno di Lui.

Se lo invocheremo, Lui risponderà. Con una parola di vita. Una parola potente, dinanzi alla quale, anche il vento e il mare, si placheranno.

Passata la tempesta,continueremo a interrogarci sul significato di questo incontro. Non ci sarà dato di comprendere tutto. Ma avremo la certezza, che Lui c’è stato, c’è e ci sarà.

Maria Pia S.


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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato

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