Quanta dedizione, quanta perseveranza in Anna. Un servizio silenzioso per la comunità , fatto di gesti nascosti: il digiuno e la preghiera. Penso a mia nonna, ai suoi tanti anni di vedovanza e al suo mettersi al servizio della comunità . Alla preghiera che scandiva il suo giorno. Ho sempre pensato a una devozione pia e formale, sbagliando. Quanta intimità e profondità ho scoperto solo dopo, leggendo i suoi appunti, le sue note, i moti del cuore.
In questi giorni pieni di riti, di gesti ripetuti, di appuntamenti da notiziario parrocchiale, la testimonianza di Anna (e delle nostre nonne), che passa dai gesti silenziosi di attesa a quelli di lode che seguono e passano attraverso l’incontro con il Cristo, possano essere piccoli fari di luce che ci aiutano a leggere la nostra storia e quella della comunità in cui viviamo come una storia di redenzione e di liberazione.
Possano essere le nostre famiglie, nelle loro molteplici forme, luoghi dove la grazia di Dio opera e per questo sappiamo noi farne motivo di lode.
Francesca Carraro
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato