Due modi di pensare la vita: da una parte Pietro che ci rappresenta nel nostro desiderio di salvarci la pelle. Dallโaltra parte Gesรน che ci aiuta a riconoscere che dentro di noi cโรจ la volontร di aiutarci reciprocamente; pronti a pagare di tasca propria. E sempre la logica di Pietro, in un modo o nellโaltro, si presenta nella nostra vita: a volte sdrammatizza le situazioni, a volte le rappresenta come insormontabili, tutto per non passare attraverso quella dinamica di morte di croce, di sconfitta, che in realtร piena di amore invece รจ giร resurrezione, vittoria.
Il campo, perchรฉ dia frutto, รจ necessario che sia arato โ e nellโaratura e semina ben operata giร si puรฒ sperare in una buona raccolta.
Ogni fatica, ogni difficoltร , ogni sfida, possono rappresentare quel campo arato da accogliere e non da evitare come vorrebbe fare Pietro. Entrare dentro in quel campo con tutto lโamore che abbiamo per poter gustare reciprocamente vita, vitalitร .
E se questa pandemia ci avesse insegnato, impresso nella carne che non possiamo salvarci da soli, che non possiamo piรน salvarci la pelle da soli, ma abbiamo la collaborazione, il coinvolgimento di tutti? E che tutto questo ci costringe a rivedere il nostro rapporto tra distanza che poniamo con lโaltro. Una distanza sociale che oggi diventa protezione dellโaltro oltre che di noi stessi. Stimolati dalla realtร a salvarci insieme, mettendoci in gioco reciprocamente, ognuno con le proprie capacitร , ognuno consapevole di essere invitato a metterci quel โdi piรนโ che spesso si paga a caro prezzo, cioรจ fa soffrire ma รจ pieno di significato vitale per tutti.
Loris Piorar SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato