Ho fame, Signore. Fame, fame, fame. Le mie mani sono vuote, la mia pancia è vuota, il mio cuore è vuoto. Io ho fame. Colma queste mie mani tese. Dammi il pane, dammi l’acqua, dammi la mano.
Non ora, però.
Perché ora ho da fare. Devo lavorare, devo organizzare, devo pensare… Scusami, Signore. Ti prego di scusarmi, ora non ho tempo. Non posso mangiare del tuo pane, non posso bere del tuo vino, non posso festeggiare la tua gioia. Non ora. Aspettami, Signore. Perché questo tempo non è il tempo.
… E qual è il tempo, sciocco?
Questo è il tempo. Perché proprio ora che tu hai fame, la tavola è imbandita. Proprio ora c’è per te il pane. E nessun tempo, allora, sarà migliore di questo per festeggiare. Nulla vale abbastanza da portarti via questo tempo. Sazia la tua fame a questa tavola, accetta il cibo che questa mano ti porge, vieni a questa festa. Lasciati invitare, riempi la sua casa della tua vita, riempi la tua vita della sua gioia.
Questo è il tempo.
Verena M.
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato