Sei Risorto, sei tornato da noi come avevi promesso, hai esaudito ogni nostro desiderio e ci hai colmato di gioia. Eppure i miei occhi sfuggono il tuo sguardo, la felicitร รจ sgualcita dal ricordo del mio tradimento: ti ho rinnegato tante volte, ti ho lasciato nel momento del bisogno e non penso di essere allโaltezza di stare qui a guardare questo miracolo
E allora tu metti il dito nella piaga e mi chiedi se ti amo di quellโagape, quellโamore incondizionato che hai dimostrato verso di noi. E non posso rispondere di sรฌ, so che il mio amore รจ imperfetto, รจ philia, un volersi bene, unโamicizia profonda ma meno forte della tua. Penso di averti deluso, ma tu mi dici di pascere i tuoi agnelli, di prendermi cura delle persone che incontro. Ma ne sarรฒ davvero degno?
Me lo ripeti unโaltra volta, e di nuovo devo risponderti che non sono in grado di amare come ami tu. Ma mi ripeti le stesse indicazioni. Alla terza volta, ecco che cambi le parole: stavolta mi chiedi se ti voglio bene, se provo philia verso di te. Mi addolora che tu ti sia dovuto abbassare ai miei limiti, ma stavolta posso risponderti di sรฌ, lo sai che ti voglio bene. E allโimprovviso รจ come se il gallo cantasse di nuovo: ho capito, il mio amore ti basta.
Non devo aspettare di diventare perfetto come te, o non mi metterei mai in cammino. Posso cominciare giร oggi, con le mie poche forze, con i miei limiti e i miei peccati, ad amare le persone che incontro ogni giorno. Non so fare miracoli, ma posso dire a tutti che ti voglio bene. E forse, quando avrรฒ praticato abbastanza lโarte di amare, saprรฒ veramente farmi guidare solo dai tuoi desideri e non dai miei. E amarti piรน di tutto il resto.
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato