Io non lo conoscevo, ma l’amore l’ha rivelato.
Io non lo conoscevo, ma l’ho visto agire.
Perché l’agnello non è il simbolo astratto di un Dio lontano e distratto, ma l’incarnazione di una famiglia di figli amati che nella relazione trovano la concretezza, la quotidiana vitalità di un amore che non è rimasto un ideale incorporeo ma per necessità si è fatto vera carne.
E allora ho preso a camminare sui suoi passi, ad amare nel suo nome, a raccontare le meraviglie delle storie toccate e illuminate dalla sua presenza. Perché contemplando il cielo imparo a guardare coi suoi stessi occhi questa terra fragile e assetata, a portare acqua nel suo nome perché la sua presenza possa farsi tangibile anche tramite le mie mani, tramite le nostre mani.
Verena M.
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato