Dalla descrizione di Gesù, il Regno dei cieli sembra un’azione, più che un luogo. Qualcosa di simile succederà alla fine del mondo, ma la parabola sembra dire che il regno dei cieli è già qui, come una rete gettata dai pescatori.
E forse i pesci non sono persone condannate a essere buone o cattive, ma tutti quei pensieri, sentimenti, agitazioni che si dibattono forte dentro di noi… Quali sono i buoni e quali i cattivi? Il discernimento è l’arte di separarli, per sapere quale via prendere, quale non ci porterà verso il pianto e lo stridore di denti.
Ma che rumore ha la via buona? A volte il silenzio, altre quei pensieri morbidi che ci invitano a vedere il mondo senza paura, che ci spingono ad amare noi stessi e gli altri, ad accettare i doni della vita. Sono più tenui, meno scoppiettanti di quelli che ci impongono di essere sempre perfetti, sempre forti, sempre senza un punto debole.
Ascoltarli e riconoscerli significa trovare continuamente un tesoro, e diventare i padroni di casa del nostro Regno, della nostra anima.
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato