Vedere il Signore cambiare idea per una preghiera significa sentire la Parola parlare direttamente a noi, che preghiamo in questo momento, duemila anni dopo.
I piani di Gesù sono fissi, lui è venuto per Israele, la sua missione di vita, i suoi sacrifici sono tutti per quel popolo.
Eppure la donna è lì, è presente e ha bisogno di lui: chi se non il Padre l’ha messa di fronte a lui? Perché risparmiare del bene solo perché non è esattamente quella la missione, o vocazione?
È così che a volte anche noi possiamo sentire una vocazione particolare, fare dei piani precisi per raggiungere grandi obiettivi etici o spirituali, ma scordarci di fare del bene lungo la strada (che è la parte più bella della vocazione stessa), perché non lo avevamo previsto, perché abbiamo paura di sbagliare, perché non siamo stato chiamati per quello.
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Grazie, Signore, per ricordarci con tuo figlio che la nostra vocazione è onorarti e servirti in qualunque modo, per chiunque ne abbia bisogno, senza le rigidità che la nostra visione limitata del mondo a volte ci può imporre. Perché lasciarsi sorprendere dalla vita è il segno che siamo in ascolto di te, che ti cogliamo e accogliamo nelle piccole libertà della vita, come cagnolini che mangiano le briciole.
Gloria Ruvolo
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato