Gesuiti โ€“ Commento al Vangelo del giorno, 29 Ottobre 2020

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Oggi al centro cโ€™รจ la sapienza della croce, che si scontra con la voce del mondo che induce ad abbandonarla. Di fronte alla falsitร  dei farisei e ai progetti di Erode, sarebbe normale piegarsi al loro volere e dunque fuggire, normale abbandonare quello che li provoca e li scatena, le nostre strade, i nostri desideri, e in qualche modo ciรฒ che siamo.
Gesรน invece non si lascia snaturare, continua la sua vita di annuncio, continua a compiere guarigioni, conservando quella fedeltร  a sรฉ stesso che gli costerร  la vita, quella fedeltร  che รจ amore per il padre che lo ha generato.

ยซรˆ necessarioยป, dice: sa che la profezia che ci consegna dovrร  passare per il sacrificio dellโ€™agnello. Sa che solo cosรฌ la vita che ci lascia in ereditร  potrร  mostrare tutta la sua forza, tutta la sua capacitร  di liberare.

E non sarร  possibile che questo accada fuori Gerusalemme, perchรฉ รจ a Gerusalemme che sono ammassati il disprezzo di ciรฒ che il padre ha fatto di lui, il rifiuto di una vita libera, la paura che trattiene la vita che ci abita dallโ€™esprimersi, dallโ€™emergere nel nostro quotidiano.

Gesรน ci assicura che la profezia che annuncia la Pasqua si compirร  a Gerusalemme: saprร  esplodere nel coagulo di tutto ciรฒ che รจ nemico della nostra natura, fino a renderlo un sepolcro deserto. Sarร  proprio questo passaggio di morte a segnare unโ€™alba nuova, proprio dal fondo di quel sepolcro sapremo riconoscere in Gesรน la benedizione mandata dal padre, che ci riporta di nuovo, sorprendentemente, a noi stessi, regalandoci una vita maggiore.

Elena Benini

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Fonte: Get up and Walk โ€“ il vangelo quotidiano commentato