Gesù ci fa un invito: “imparate da me”. Un invito che è sempre più raro sentirsi fare oggi: vuoi per paura di non essere all’altezza, vuoi per gelosia delle proprie capacità o competenze, vuoi per indifferenza o vedute personalistiche verso gli altri e la società.
Quanto è invece liberatorio avere qualcuno capace di ristorarti quando sei stanco e oppresso, qualcuno da cui imparare, qualcuno da cui lasciarsi guidare, qualcuno di cui fidarsi.
Imparando l’arte dell’umiltà e della mitezza dal Maestro, possiamo a nostra volta essere capaci di dare conforto e diventare esempio per i nostri amici.
Anna Laura Lucchi Filippo Zalambani
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato