Oggi la Chiesa ci propone la memoria del martirio di Giovanni Battista. Una morte cruenta e illogica, così come ancora oggi avvengono tante morti di autentici testimoni del Vangelo. La decisione di seguire Cristo fino in fondo non protegge dal male, ma nel deserto della morte apre vie nuove di resurrezione e salvezza.
Giovanni viene arrestato perché non tace l’ingiustizia anche del più potente. La sua predicazione suscita in Erode perplessità e con tutta probabilità anche una certa inquietudine. Il re riconosce Giovanni come uomo giusto e saggio e continua ad ascoltare le sue parole, anche se sono parole di condanna che lo mettono di fronte all’iniquità del suo comportamento.
Quando si tratta di scegliere e prendere posizione però il re preferisce soddisfare un capriccio e condannare un giusto piuttosto che mettere in discussione le proprie abitudini. La santità di Giovanni non trasforma la vita di Erode, ma prepara la strada per la venuta di Colui che solo può vincere la morte.
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Anna Laura Lucchi Filippo Zalambani
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato