Nel vangelo di Giovanni, come negli altri tre, si racconta del momento dellโultima cena. La cosa particolare del vangelo di Giovanni รจ che non viene raccontata la benedizione del pane e del vino come siamo abituati a sentire durante la messa: tutto gira intorno alla lavanda dei piedi.
Quello di Giovanni รจ lสผultimo vangelo a essere stato scritto, quindi non cสผera bisogno di raccontare lo stesso episodio per la quarta volta. Quello di cui cสผera bisogno era spiegarne il senso attraverso il racconto.
Quello della lavanda dei piedi era un gesto tradizionale con cui si accoglieva un ospite di riguardo quando arrivava a casa propria. Si camminava in sandali lungo strade polverose, era normale avere i piedi sporchi quando si arrivava a casa di qualcuno. Lavare i piedi quindi era un gesto che indicava accoglienza, ma non era il capofamiglia a farlo: erano i servi, gli schiavi.
Si capisce quindi perchรฉ Pietro sia stupito e anche perchรฉ Gesรน parli di servizio. Capiamo quindi che lo spezzare il pane che raccontano gli altri tre Vangeli non รจ un richiamo alla sofferenza che Gesรน vivrร sulla croce come fine a se stesso. Non siamo salvati dalla sofferenza di Gesรน. Lสผoffrire il pane e il vino come simbolo della vita di Gesรน sono il desiderio di mettersi al servizio dellสผuomo.
ร lสผamore che salva lสผuomo e Gesรน lo manifesta attraverso il mettersi al servizio, nellสผinchinarsi davanti a lui quando sarebbe lสผuomo a doversi inchinare di fronte a Dio!
Leonardo Vezzani SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato