Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 28 Marzo 2022

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L’episodio del secondo segno di Cana ci mostra alcuni moti fondamentali della nostra fede.

Tutto inizia quando non sappiamo più che pesci pigliare, quando tutte le nostre certezze cadono, quando siamo frustrati, disperati. Proprio in queste circostanze c’è un moto verso Gesù. La Buona Notizia è che Gesù si è già messo in moto nella direzione uguale e contraria: verso di noi. È la discesa di Gesù nell’abisso della sofferenza mortale di un bambino e nella desolazione della sua famiglia, l’incarnazione del Figlio di Dio nella carne mortale.

A questo punto una domanda che spiazza, sembrerebbe retorica se non addirittura stizzita: “Se non vedete segni e prodigi, voi non credete?” La risposta in ogni caso è certa: no, non crediamo. Abbiamo bisogno di un segno, di toccare con mano la vicinanza di Dio. La volontà di Dio non è detto che corrisponda alle nostre originali richieste, ma forse qualcosa di ancor più sorprendente ci attende.

Anna Laura Lucchi Filippo Zalambani


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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato