Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 28 Maggio 2023

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โœ๏ธย Commento al brano del Vangelo dellaย Messa del giorno:ย โœย Gv 20,19-23

Parlare di Resurrezione puรฒ sembrare parlare qualcosa di molto distante da noi: quando sentiamo questa parola la nostra immaginazione costruisce scene di potenza, dove Gesรน si pone luminoso sopra a persone sorprese, quasi impaurite, da un Signore che lascia senza fiato. In poche parole, la Resurrezione รจ un evento che sentiamo lontano dalla nostra quotidianitร .

Ma la Parola ci parla nella semplicitร , nella nostra quotidianitร . I discepoli si sono chiusi in casa, impauriti, temono che i soldati romani vadano a cercare anche loro per ucciderli. La paura รจ qualcosa che purtroppo per noi รจ quotidiana. Sono molte le cose di cui abbiamo paura: tanto per fare qualche esempio, abbiamo paura di essere traditi, di essere abbandonati, che i nostri progetti non vadano come vogliamoโ€ฆ. La paura ci chiude in noi stessi e ci fa sentire sempre in difesa, facendoci vedere tutto ciรฒ che non conosciamo come una potenziale minaccia.

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Gesรน supera le porte chiuse, si pone in mezzo ai discepoli e augura loro di essere in pace. La pace รจ esattamente lโ€™opposto della paura: รจ la capacitร  di sentirsi a proprio agio con noi stessi e con il mondo che ci circonda anche quando le cose non vanno bene. รˆ quel sentirsi Amati che non puรฒ essere toccato neppure dalle situazioni peggiori.

Se la resurrezione quindi รจ il passare da una morte che si pensava definitiva a una vita piena, allora anche il passaggio da una paura che ci chiude in noi stessi a una pace che apre al mondo e lo fa sentire accogliente รจ Resurrezione. E se accogliamo lo Spirito Santo, questo รจ un passaggio che possiamo fare nella nostra quotidianitร .

Leonardo Vezzani SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato