โ๏ธย Commento al brano del Vangelo dellaย Messa del giorno:ย โย Gv 20,19-23
Parlare di Resurrezione puรฒ sembrare parlare qualcosa di molto distante da noi: quando sentiamo questa parola la nostra immaginazione costruisce scene di potenza, dove Gesรน si pone luminoso sopra a persone sorprese, quasi impaurite, da un Signore che lascia senza fiato. In poche parole, la Resurrezione รจ un evento che sentiamo lontano dalla nostra quotidianitร .
Ma la Parola ci parla nella semplicitร , nella nostra quotidianitร . I discepoli si sono chiusi in casa, impauriti, temono che i soldati romani vadano a cercare anche loro per ucciderli. La paura รจ qualcosa che purtroppo per noi รจ quotidiana. Sono molte le cose di cui abbiamo paura: tanto per fare qualche esempio, abbiamo paura di essere traditi, di essere abbandonati, che i nostri progetti non vadano come vogliamoโฆ. La paura ci chiude in noi stessi e ci fa sentire sempre in difesa, facendoci vedere tutto ciรฒ che non conosciamo come una potenziale minaccia.
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Gesรน supera le porte chiuse, si pone in mezzo ai discepoli e augura loro di essere in pace. La pace รจ esattamente lโopposto della paura: รจ la capacitร di sentirsi a proprio agio con noi stessi e con il mondo che ci circonda anche quando le cose non vanno bene. ร quel sentirsi Amati che non puรฒ essere toccato neppure dalle situazioni peggiori.
Se la resurrezione quindi รจ il passare da una morte che si pensava definitiva a una vita piena, allora anche il passaggio da una paura che ci chiude in noi stessi a una pace che apre al mondo e lo fa sentire accogliente รจ Resurrezione. E se accogliamo lo Spirito Santo, questo รจ un passaggio che possiamo fare nella nostra quotidianitร .
Leonardo Vezzani SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato