Poco tempo è passato dalla nascita del bambino Gesù ed è già tempo di migrare per la famiglia di Nazareth: la paranoica paura del re Erode ha trasformato l’esercizio del potere nel male più efferato.
A vegliare su Gesù e Maria, è presente Giuseppe, uomo capace di riconoscere anche nelle difficoltà la voce di Dio e da questa lasciarsi guidare. Giuseppe ha imparato a fidarsi di Dio e così, non senza dubbi o fragilità, dirige i suoi passi verso il progetto che gli è a poco a poco svelato. Maria a sua volta si fida di Giuseppe e decide di accogliere la sua decisione e seguirlo.
Donaci, Signore, la grazia di non rimanere indifferenti davanti ai tanti migranti dei nostri giorni e muovici a compassione ed amore fraterno.
Anna Laura Lucchi Filippo Zalambani
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato