Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 27 Settembre 2020

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Questo episodio รจ uno di quelli che di solito ci mettono piรน in difficoltร , perchรฉ ci dice che nel Regno dei Cieli entreranno proprio quelle persone che giudichiamo con piรน durezza, quelle persone che ci fanno tirare un sospiro di sollievo, perchรฉ in confronto a loro anche la nostra vita di peccato non รจ cosรฌ male. Paradossalmente queste persone ci sono necessarie, perchรฉ lo schifo che proviamo nei loro confronti diventa assoluzione dei nostri peccati.

Il Signore si pone su un piano completamente diverso, e ce lo mostra con la parabola dei due figli.

Innanzitutto dicendoci che entrambi sono figli: non si dice altro, gli occhi del Padre non danno giudizi morali, Egli vede solo carne della sua carne. E giร  questo per noi รจ uno spunto di provocazione enorme. Prostitute, immigrati, delinquenti, insieme a tutte le categorie umane che la nostra societร  scarta vengono visti come Figli. Tutti i modi di relazionarsi e intervenire in situazioni difficili devono partire dal fatto che ho davanti un fratello, non un problema da risolvere o โ€“ peggio โ€“ nascondere.

Lโ€™altro punto riguarda il modo di agire: colpisce molto vedere come il primo figlio ci assomigli. Lโ€™intenzione di impegnarsi cโ€™รจ, il problema รจ quello di concretizzare. Le sofferenze del mondo intorno a noi ci toccano, ma cโ€™รจ sempre qualcosa che ci frena dallโ€™alzarci dalla poltrona.

Chiediamo al Signore la forza di andare incontro allโ€™altro.

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Leonardo Vezzani SJ


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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato