Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 27 Novembre 2021

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Quelle che leggiamo oggi sono parole che ci lasciano dei sentimenti contrastanti: come può un Dio che diciamo essere Amore minacciare l’uomo di colpirlo e di inseguirlo, come se volesse la sua morte? Più che una minaccia è un modo che il Signore ha per metterci in guardia, un po’ come se ci dicesse: «Prenditi cura di te o altrimenti ne paghi le conseguenze!».

Più in particolare sembra che il Signore Gesù ci chieda di prenderci cura di noi oggi per poter vivere bene il proprio domani. Se voglio vivere la pienezza del Regno dei cieli devo iniziare a vivere nell’amore del Padre già da oggi. Ed è vero per tutti gli aspetti della mia vita, e questo lo sa bene ogni studente che spende gran parte del tempo oggi a preparare il professionista di domani…

Le cose importanti della vita chiedono tempo e un lavoro continuo; la vita è qualcosa che siamo chiamati a lavorare ogni giorno, come un artigiano modella un oggetto sapendo che ogni minimo passaggio contribuisce alla forma finale dell’opera d’arte. C’è una preparazione del domani che parte da lontano: è oggi che preparo il padre o la madre che sarò; è oggi che preparo l’anziano che sarò; è oggi che preparo il me stesso che si troverà di fronte alla morte, e che la affronterà con paura o con la pace del cuore.

Ecco che allora sembra più chiaro: il Signore non ci sta minacciando, ma ci sta dando tutti gli strumenti per renderci uomini e donne liberi, non più schiavi dei disordini della nostra vita.

Leonardo Vezzani SJ


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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato