✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Mt 7,6.12-14
«Non date le cose sante ai cani» ci sembra un’espressione un po’ dura.
Se provassimo a ricordare un momento in cui abbiamo vissuto l’esperienza del gettare le perle davanti ai porci potremmo sentire un senso di profanazione ed effettivamente è proprio così: ogni cristiano è tempio, cioè nel suo cuore risiede lo Spirito Santo e così come le cose sacre vengono profanate quando vengono portate fuori dal tempio, anche il nostro cuore viene violato quando viene portato lontano dalla custodia della preghiera.
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Se, come scriveva Pavel Florenskij, il Regno dei Cieli è la parte divina dell’anima umana, è questa perla che sta nel profondo della nostra anima e che l’essere umano porta con sé ovunque, solo che non lo sa. E ognuno di noi va angosciato per il mondo, pur avendo dentro di sé un tesoro, e molto spesso non ci crede, come se una simile perla non potesse essere che da qualche parte in un posto lontano. Beato colui che vede il suo tesoro!
Tutti noi desideriamo conoscere la dolcezza e i misteri del cuore di Gesù, ma è difficile accettare che per raggiungerli bisogna attraversare una porta stretta, quella ferita nel suo costato, quel colpo di lancia: occorre svuotare sé stessi! La porta larga, invece, non la cerchiamo, non c’è bisogno di cercarla perché si offre spontaneamente; quella stretta non tutti riescono a trovarla né quelli che la trovano la imboccano subito. Il passaggio in questa porta sacra si gioca nella nostra capacità di cedere agli altri il primo posto, come in fondo tutti vorremmo che venisse fatto con noi…
Pietre Vive (Roma)
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato