Quando il figlio dell’uomo verrà sarà come lo sposo che va incontro alla sua amata e la bacia per poi entrare insieme a lei nella vita, nell’amore, per sempre.
Molte volte quando ci approcciamo a questi testi rischiamo un approccio apocalittico e proiettiamo i nostri schemi di potere e di forza anche su Dio, pensando che quando verrà sarà un giudice implacabile e terribile. L’unica cosa invece veramente terribile sarà il rischio di non riconoscersi come amati per non averlo amato negli altri, nei fratelli, negli ultimi.
Dio è piccolo, povero, indifeso, migrante, straniero. A noi riconoscerlo e amarlo così: nell’accoglienza, nella cura, nell’amore senza fine. La via è quella delle beatitudini, aspirare a essere donne e uomini beati in quanto miti, umili, misericordiosi, operatori di pace, giusti.
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Maria Buiatti Luca Baccolini
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato