Chiunque di noi si sia cimentato nel voler far crescere qualcosa, ma anche chi non l’ha mai fatto (provate almeno una volta!), si è accorto che il seme, qualunque seme, è “naturalmente” molto più piccolo della pianta che da esso nascerà… fino ad arrivare allo “straordinario contrasto” tra il seme della pianta di sesamo e l’arbusto che nasce.
Per chi non lo avesse mai visto, vi assicuro che è davvero un seme piccolissimo (1, massimo 2 millimetri), ma «una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami».
Oggi Gesù parla portando delle immagini della vita comune di quel periodo, ma valida ancora oggi: la forza, la grandezza e la protezione di un albero per gli uccelli che cercano riparo, nascosta nella piccolezza/fragilità e semplicità di un seme.
Quante volte ci siamo resi conto del potere e della grandezza che hanno le piccole cose: un sorriso, una mano tenuta, un aiuto donato, una parola di conforto, una piccola donna col sari bianco con una striscia azzurra in India… non sono forse tutti semi di quel Regno di Dio già qui tra noi?
E quanta grandezza hanno creato questi piccoli semi che qualcuno ha piantano nel terreno del nostro cuore (Dio in primis), e che noi, a nostra volta, abbiamo magari piantato nel cuore del nostro prossimo? A questa domanda possiamo rispondere dei semi piantati nel nostro cuore: è l’esperienza del Regno di Dio dei piccoli semi di amore qui e ora che sperimentiamo che ci permette di essere, a nostra volta, seminatori del Regno che Gesù, seme-chicco di grano, morto e Risorto, ci ha mostrato.
E che dire del lievito, una sostanza che, in piccole quantità (come il sale), si scioglie/perde dentro la “farina” per farla crescere e sfamare: anche in questo caso, si crea qualcosa di grande da qualcosa di piccolo purché si compenetri sciogliendosi come l’Amore.
Forse se cominciassimo a considerare le piccole cose che ci circondano come semi del Regno Di Dio, forse potremmo “trovare Dio (e farlo trovare) in tutte le cose” come suggerisce santʼIgnazio.
Pietre Vive (Roma)
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato