Gesù appare a un “corpo” menomato, una comunità ferita dalla mancanza di Giuda, il fratello assente. Quello che, lasciandosi afferrare dall’incapacità di accogliere la passione del Maestro e dalla paura di non venir perdonato, ha smarrito sé stesso.
Gesù si rivolge a questi uomini fragili e spaventati, ma ri-generati dalla sua Resurrezione, aprendoli al mondo. Inviati per narrare con il loro corpo, e con le parole, una vita che non arretra neppure davanti al tradimento, al rifiuto ed alla morte!
Lascia che il Signore ricostituisca il tuo “corpo”, che nomini il tuo dodicesimo apostolo, che immetta vita nuova lì dove una fitta trama di delusioni e paure chiudono il tuo orizzonte. Solo dopo che sarà battezzato il mio “Giuda”, potrò invitare altri a questa immersione nella vita di colui che sa trasformare la morte in resurrezione.
Oggi lascia che lo Spirito possa ri-modellarti, chiedi di sperimentare una rinnovata integrità. Una nuova verginità nelle relazioni con coloro che ti sono più prossimi. Forse allora sarai capace di propagare l’onda d’urto della bontà, della bellezza, della gioia di chi possiede in sé stesso l’Amore e la Grazia, perché davvero solo questo basta!
Narciso Sunda SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato