Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 24 Novembre 2021

723

Molto spesso, nelle nostre vite, confondiamo il caos del mondo con quello interiore, creando una confusione tale da dimenticare ciò per cui è giusto lottare.

Più un obiettivo o una relazione ci appare complessa, più tendiamo a scappare.

Fino a che punto questo nostro eterno fuggire potrà salvarci?

Spesso ci vuole più coraggio a restare che ad andarsene, soprattutto quando la profondità di una relazione o di un obiettivo è incisa a fondo, come nel legno di quercia e recuperare quell’albero significa tagliarne i rami inutili e non l’intero tronco.

Poi ci sono volte in cui lasciare andare è il miglior modo per conservare ciò che di bello c’è stato e che adesso non può più essere.

La linea sottile tra i due estremi è molto fragile, e solo l’Amore di Dio può indicarci la strada da intraprendere.

L’importante è continuare a camminare, perché nessuna fine è realmente definitiva, neanche la morte.

Ester Cozzolino

Rete Loyola (Bologna)


Continua a leggere gli altri approfondimenti del giorno sul sito

Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato