Immaginiamoci per un attimo in un bosco che porta a un lago.
Stiamo camminando da ore sotto alberi maestosi come giganti. Tutti ci dicono che manca poco, ma quel poco ci sconforta. Vorremmo vedere subito quella distesa d’acqua dove poter bagnare i piedi e rivedere dopo tante ore di buio in un bosco di pini fitti, la luce.
Stiamo per arrenderci e ritornare indietro. Sarebbe più facile, conosciamo già la strada e sappiamo quello che ci aspetta.
Ma quella fiamma di vita che alberga nel nostro cuore ci spinge a sollevare e poggiare un piede dopo l’altro, verso la nostra destinazione.
Ed ecco, nel momento in cui dimentichiamo la meta da raggiungere, veniamo trafitti da una luce radente che attraversa gli alberi e ci dona speranza: la meta è quasi vicina.
Quella stessa luce che in questo giorno di Vigilia ci porta a sperare che le cose andranno meglio, perché l’Amore di Dio si manifesta nel senso di vicinanza verso l’altro.
Perché quella Luce che sta per nascere è la stessa di cui vive e si nutre il nostro cuore.
Le tenebre si stanno sciogliendo come neve al sole per ridarci la pace di cui abbiamo bisogno, nel nome del Signore.
Ester Antonia Cozzolino
Rete Loyola (Bologna)
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato