Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 24 Agosto 2022

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È una grande fortuna, un dono prezioso, ri-conoscersi in mezzo alla moltitudine, scoprire che sì, da soli si sta bene, ma che vicino ad anime affini riusciamo a crescere e apprezzare parti di noi remote.

Anime affini come quegli amici che, nonostante la distanza, in una videochiamata di gruppo sorridono e ti salutano perché ti hanno riconosciuto in mezzo a quei volti e non importa se altre venti persone condividono quello schermo e vedono il vostro gesto.

Amici che ti mettono una mano sulla spalla come per dire “io ci sono, qui a fianco, pronto, pronta a sostenerti”.

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Amici nel cui abbraccio puoi scioglierti in lacrime, quando il tuo cuore è sopraffatto da emozioni contrastanti.

Amici che, dopo essere stati a lungo lontani, appena gli sguardi si incrociano, corri ad abbracciare – e non importa se sembrate bambini piccoli, comportarsi così è necessario, perché la gioia nel vedersi annienta sempre orizzonti di silenzi.

Che meraviglia l’essere riconosciuti, visti per quelli che si è, senza filtri!

Gesù ci indica la strada dei buoni amici, che gran tesoro queste persone, nelle nostre vite. Nonostante a volte i comportamenti umani ci portino a sbagliare, allontanarci, perderci di vista, l’importante è che quando ci si ri-vede ci si ri-conosca. Non ci si deve soffermare su quello che Natanaèle ha detto o fatto, ma su quello che Natanaèle è.

Rete Loyola (Bologna)

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato