Sono tra i discepoli.
Sento la distanza tra il bisogno espresso dalle domande e la rivelazione delle risposte.
I discepoli vogliono certezze e interpretazioni chiare sul proprio futuro, capire come potersi comportare adeguatamente. La risposta rivela soltanto la fragilità di questa stessa domanda, dell’impossibilità di comprendere pienamente la propria condizione e il proprio tempo.
Accogliere questa non comunicabilità , questa incomprensione nel modo di guardare alla vita, ci scioglie dai vincoli rassicuranti della ricerca di un’atmosfera piacevole da lieto fine, dall’obbligo di conservare tutto in ordine. Vivere pienamente è anche stare nel silenzio dell’ascolto, nella fraternità , dove la parola può essere superflua.
Osvaldo Proietti
Rete Loyola (Bologna)
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato