Lโimmagine dellโalbero di fichi mi riempie lo sguardo e il cuore. Una pianta che sa diventare immensa, pur restando tenera nei rami โ nonna da piccola mi diceva sempre che potevamo arrampicarci sui tanti alberi del giardino, ma non sul fico: troppa tenerezza nascosta in un aspetto duro e possente.
Come il fico, cosรฌ la vita ci puรฒ mettere di fronte a situazioni il cui aspetto sa esserci ingannevole: persone, offerte di lavoro, desideri, sfide, paure.
Per timore di buttare via il nostro tempo, a volte scegliamo di potare subito i rami che sembrano non portarci vita. Ma se cosรฌ non fosse? Se ci regalassimo il tempo di conoscere davvero le possibilitร che ci vengono donate, le persone che incontriamo, le paure che bloccano o che al contrario ci muovono, i nostri sentimenti e le nostre emozioni, forse allora saremmo in grado di valutare davvero ciรฒ che รจ meglio per noi.
Prendersi il tempo per dare la possibilitร alla vita โ alla strada per noi โ di manifestarsi, senza pretendere di conoscere subito la risposta; prendersi il tempo di sentire in profonditร , di stare allโombra del fico a respirare la sua aria fresca, a giocare con i raggi del sole che ci cercano tra le sue foglie; prendersi il tempo di trovare la tenerezza dove sembra non esserci e la soliditร ferma delle radici dove sembra mancare.
Affidarci a un tempo di attesa che fatichiamo a vivere, ma che รจ un dono del Padre per ciascuno di noi: uno spazio di cura in cui il Signore alimenta il nostro cuore, concima la nostra vita in attesa che dia il suo frutto migliore.
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Martina Pampagnin
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Fonte: Get up and Walk โ il vangelo quotidiano commentato