“Perché siete con me fin dal principio”.
Ero con lui e non me n’ero accorto.
Gesù mi riporta col pensiero quel giorno di ritorno a Emmaus, sconsolato e affranto per quella delusione della croce. Oggi, davanti a un’altra delusione: pensavo che una volta risorto, Gesù sarebbe rimasto per sempre. Oggi, invece, continua ad annunciarmi la sua ripartenza, il suo ritorno a Padre.
Prima di farlo, però, spezza ancora una volta il pane della sua parola e mi dice qualcosa di grande: non solo non sarò solo, ma non lo sono e non lo sono mai stato!
E mi basterebbe essere consapevole di questo per essere oggi suo testimone. Ricucire relazioni, perdonare, tornare ad amare è la testimonianza che posso dare oggi. Insomma imparare da oggi quell’amore trinitario che lo Spirito ci trasmette. Il resto verrà dopo, lungo il cammino.
Quelle parabole di amore – il padre misericordioso, il pastore “bello” – oggi acquistano un sapore diverso perché ora mi dicono cosa significa essere testimoni del Padre e del Figlio.
Per oggi comincio a imparare a stare con lo Spirito, da domani, forse, se sarà necessario, penserò a cosa fare.
Matteo Palma
Continua a leggere gli altri approfondimenti del giorno sul sito
Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato