Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 23 Dicembre 2020

La nascita di Gesù è ormai imminente, ma la Chiesa ci chiede di fermarci a contemplare la nascita di un altro bambino, Giovanni, che vedrà la sua vita intimamente legata a quella di Gesù. La nascita di Giovanni, infatti, ci prepara alla novità del Dio che si fa uomo.

Nel fatto della nascita troviamo tutta la vita di Giovanni: conversione e annuncio.

Tutti i parenti e gli amici devono, infatti, convertirsi: sono chiamati a trattare la vita che nasce in modo diverso da come erano abituati a fare. Non possono più dare al bambino il nome di Zaccaria. Giovanni sarà altro da suo padre. Il popolo di Israele è chiamato ad accogliere un profeta diverso da quelli che lo avevano guidato fino ad allora dall’uscita dell’Egitto.

E poi l’annuncio: chi andava a trovare Elisabetta si stupiva e meravigliava. “Che sarà mai questo bambino?”.

La nascita di Giovanni preannuncia cose nuove, preannuncia una presenza di Dio che questa volta si farà carne. Oggi fermiamoci a questa natività e contempliamo come Elisabetta e Zaccaria si stupiscano davanti a Dio, disposti a fargli spazio nella loro vita.

Matteo Palma


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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato

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