Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 23 Aprile 2022

956

Gli apostoli faticano a credere. Sperimentano la distruzione del dubbio che sโ€™insinua, serpeggia, avvelena la relazione con Gesรน, inficia le parole di coloro che testimoniano lโ€™incontro con il Vivente. Gli apostoli lo credono morto. Sono alla deriva nellโ€™oceano immenso del lutto, dellโ€™assenza senza ritorno.

Ciononostante Gesรน rilancia: prima a Maria di Mร gdala, poi ad altri due discepoli, infine appare anche agli Undici; ricostruisce la comunitร  disgregata dallโ€™incredulitร . E non si ferma qui, continua ad alzare lโ€™asticella della bellezza in gioco: manda gli Undici in tutto il mondo perchรฉ testimonino ad altre e ad altri ciรฒ che hanno vissuto. Loro che hanno dubitato e hanno navigato nel dolore della morte disperata possono annunciare. รˆ un meraviglioso umano paradosso: dopo aver toccato con la loro carne affaticata il vuoto, possono pronunciare una parola piena.

Il dubbio, la disperazione, la ferita, lโ€™angoscia, il silenzio tormentato โ€“ non ricercati, non vissuti in unโ€™esaltazione sterile del dolore โ€“ che mi abitano o addirittura mi affollano sono un peso, eppure possono essere trasformati in unโ€™opportunitร  di incontro e di credibilitร . Se mi prendo cura degli spigoli che rendono impervia la mia esistenza, quegli angoli aguzzi possono diventare stanze dove ospitare le umanitร  che incontro.

Carmine Carano SJ


Continua a leggere gli altri approfondimenti del giorno sul sito

- Pubblicitร  -

Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato