Gli apostoli faticano a credere. Sperimentano la distruzione del dubbio che sโinsinua, serpeggia, avvelena la relazione con Gesรน, inficia le parole di coloro che testimoniano lโincontro con il Vivente. Gli apostoli lo credono morto. Sono alla deriva nellโoceano immenso del lutto, dellโassenza senza ritorno.
Ciononostante Gesรน rilancia: prima a Maria di Mร gdala, poi ad altri due discepoli, infine appare anche agli Undici; ricostruisce la comunitร disgregata dallโincredulitร . E non si ferma qui, continua ad alzare lโasticella della bellezza in gioco: manda gli Undici in tutto il mondo perchรฉ testimonino ad altre e ad altri ciรฒ che hanno vissuto. Loro che hanno dubitato e hanno navigato nel dolore della morte disperata possono annunciare. ร un meraviglioso umano paradosso: dopo aver toccato con la loro carne affaticata il vuoto, possono pronunciare una parola piena.
Il dubbio, la disperazione, la ferita, lโangoscia, il silenzio tormentato โ non ricercati, non vissuti in unโesaltazione sterile del dolore โ che mi abitano o addirittura mi affollano sono un peso, eppure possono essere trasformati in unโopportunitร di incontro e di credibilitร . Se mi prendo cura degli spigoli che rendono impervia la mia esistenza, quegli angoli aguzzi possono diventare stanze dove ospitare le umanitร che incontro.
Carmine Carano SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato