Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 22 Gennaio 2023

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Zàbulon e Nèftali furono tra le prime città a essere deportate a Babilonia, la profezia di Isaia preannuncia che proprio quelle regioni, costrette in schiavitù, sarebbero state liberate per prime! C’è un ordine ben preciso nell’agire di Dio anche nelle nostre storie. Un suo venirci incontro che possiamo riconoscere se facciamo lo sforzo di ri-volgerci verso di lui.

Nella preghiera, lo sguardo si fa capace di cogliere l’irrompere della luce, dono che ci appartiene in virtù del nostro battesimo, della nostra familiarità con Dio! Non temere: anche tu puoi coglierlo, perché come afferma meravigliosamente il rabbino A.J. Heschel: «vi è un pizzico di profeta nei recessi di ogni esistenza umana». Solo a partire da questa apertura della mente e dilatarsi del cuore, ci scopriamo pronti a ricevere una nuova missione.

Oggi possiamo essere imbarcati in “navi”, in comunità, che non catturano prede per dar loro la morte o per condannarle a una vita in cattività: il Signore ci invita a collaborare con lui perché coloro che si sono impantanati possano riprendere la strada, per asciugare lacrime solitarie, per medicare malati e infermi. Un itinerario che si percorre da fratelli e sorelle, per nascita o per chiamata!

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Ogni figlio porta traccia della bontà delle mani che lo hanno accolto, delle parole che hanno promosso la sua libertà. Lascia che il tuo stile di vita possa far trasparire la bellezza di quel Padre Buono che rinnova quotidianamente le nostre esistenze!

Narciso Sunda SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato