Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 22 Febbraio 2023

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Oggi il Signore ci chiede di praticare, di esercitare concretamente, la sua giustizia.

Questo non significa che ci impegneremo a osservare ogni minimo precetto, è piuttosto un invito a esercitarci nella fedeltà all’amore che abbiamo scelto e voluto. Questa è la prima accezione della giustizia di Dio, la sua fedeltà al patto di tenerezza ed eterna cura delle nostre persone. Patto siglato per sempre da Gesù che decide di morire, piuttosto che tradire l’amore smisurato che ha per ciascuno di noi.

Oggi queste parole ci invitano all’azione in tre precisi ambiti: quello della caritatevole condivisione, quello della conversazione intima col Signore, quello del privarsi di qualcosa di necessario per ricordare anche al nostro corpo che solo Lui è essenziale nella vita!

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Il testo, quindi, prosegue invitandoci ad aromatizzare queste azioni con un condimento molto saporito, ma difficile da dosare! Un digiuno dagli sguardi esterni di approvazione, una presa di distanza dal godimento connesso al ricevere ringraziamenti, lodi e apprezzamenti umani. Esercizio che, se portato avanti sino in fondo, regala la libertà e la gioia di essere davvero aderenti a noi stessi. Solo svuotandoci dal riconoscimento umano potremo lasciarci colmare dalla dolcezza della gratitudine divina. Il Signore ci doni di vivere questa quaresima sotto il suo sguardo, di settare tutti i nostri parametri sui suoi.

Donne e uomini sempre più consapevoli di appartenere a Dio e a nessun altro. Germogli di vita divina che non temono lo sferzare dei venti di guerra, che non si lasciano schiacciare dalle macerie, segni concreti dell’agire di Dio per il mondo.
Buona Quaresima!

Narciso Sunda SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato