Oggi ci fermiamo a contemplare la Vergine mentre reagisce al saluto della cugina Elisabetta. Chiediamo di poterle stare accanto come madri in attesa di quel Bimbo che sta per nascere per noi, per me! Come in Maria, fin dʼora anche in noi, pulsano due cuori, siamo gravidi di Dio, ferens Verbum (“portante il Verbo”) direbbe Origene. Portiamo fin dal nostro battesimo unʼaltra vita dentro la nostra, gradualmente siamo chiamati a imparare a respirare con il respiro di Dio, a sentire con i sentimenti del Figlio, percepiamo due “rintocchi” dentro di noi, il nostro e un battito più forte, che non si spegnerà mai.
Gesù entra in scena perché familiare delle due protagoniste, ma forse a guardar meglio è Lui a renderci tutti parenti, essendo Gesù il nostro familiare più stretto! Così Maria varca la soglia di una madre troppo anziana, nascosta per la vergona, mentre lei scappa da Nazareth perché incinta troppo presto e fuori dal matrimonio! Una fecondità “sbagliata” e improgrammabile, perché Dio fa nascere i suoi figli belli proprio dalle nostre infecondità e dai fuori programma!
Siamo come loro chiamati ad accogliere la Parola per intraprendere nuovi cammini e predisporci davvero allʼincontro con lʼaltro. Elisabetta da parte sua vive nello Spirito e perciò accoglie la visita bene dicendo, cioè esercitando lʼarte del dire-bene, di saper cogliere lʼesistenza non secondo la categoria di ciò che mi manca, ma di quello che già esiste, anche se piccolo, timido e apparentemente inutile.
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Oggi non limitarti a leggere la Parola, fermati e falla entrare dentro di te, sentila, lascia che metta in moto le tue viscere, acconsenti al fatto che il tuo ventre possa ballare al ritmo di Dio. Entra nella beatitudine riservata a coloro che ascoltano in modo dinamico la Parola. Gusta e inebriati della sua dolcezza, ma stai attento al rischio di neutralizzare questa Bella Notizia. Oggi respingi da te ogni voce che metta in dubbio la fedeltà assoluta di Dio alla tua vita, gioisci perché la Sua misericordia sarà su di te e sulla tua discendenza per sempre!
Narciso Sunda SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato