Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 22 Dicembre 2021

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Maria fronteggia un viaggio piuttosto lungo per incontrare la cugina Elisabetta, anche lei immersa nell’esperienza della gravidanza. Insieme, le due donne celebrano la voglia di vivere, cantano la contentezza, ringraziando il Signore che si fa prossimo, che risponde.

Tra me e l’accoglienza della gioia intercorre un viaggio da intraprendere. Gioire non è un fatto scontato. Nel momento in cui la mano della gioia bussa delicatamente alla mia porta, potrebbero intervenire delle voci, imbracciando l’intenzione di dissuadermi dall’aprire. Quelle voci magari sono ragionevoli, porgono delle buone motivazioni, argomentano con efficacia insindacabile, magari sono abituali, familiari, abitano l’edificio della mia esistenza, appartengono al bagaglio della mia storia.

Avviene allora che sperimento di essere presso un bivio: o continuo ad ascoltare le solide solite voci che da un passato continuano a condizionare il presente e il futuro oppure mi alzo, diserto la comoda poltrona del già-detto e mi dono la possibilità di sperimentare la resa alla nuova gioia, decido di aprire la porta alla novità che viene dall’esterno della dimora.

Carmine Carano SJ


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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato