Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 22 Dicembre 2019

Giuseppe è un uomo giusto, un uomo che lavora onestamente, un uomo che rispetta la sua promessa sposa, un uomo che resta dentro le regole della società in cui vive. Proprio a quest’uomo, però, i piani non vanno come dovrebbero: la promessa sposa si ritrova incinta, di una creatura che non è figlia sua.

Anche a noi capita di essere come Giuseppe: viviamo da persone oneste, perseguiamo degli obiettivi rispettabili, ci impegniamo a fare sempre la cosa che riteniamo giusta. Eppure l’inatteso ci sconvolge, portandoci a riconsiderare tutti i nostri piani per il futuro. Davanti a tutto questo, le alternative sono due: ripudiare la vita, rimanendo chiusi nelle caselle dei nostri schemi, oppure accoglierla, accettando il rischio di farci disordinare, scombussolare, rimettere in discussione.

A indicarci la direzione, a dirci se ne vale davvero la pena, sono sempre i sogni: quei desideri profondi che ci portiamo nel cuore, e ci parlano sempre di bellezza e di verità. A volte rischiamo di annebbiarli tra i doveri, le routine, le piccole o grandi angosce quotidiane. Altre volte la paura è troppo più grande, e rischiamo di seguirla, perdendo lo slancio e continuando a giocare a ribasso, tra mille insicurezze: sarò capace di donarmi fino in fondo? Sarò capace di esserci sempre? E se mi stufo? E se non ce la faccio e ho bisogno di fuggire?
In quel nome scelto per Gesù, Dio con noi, l’Amore ci ricorda che tutto questo possiamo farlo insieme, un passo alla volta, e che lui è con noi.

Rete Loyola (Bologna)

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato


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