Il tempo pasquale ci invita a transitare, a entrare in una nuova comunione con Dio e con noi stessi. Chiamati a varcare una soglia che si apre per noi “a chiamata vocale”, la sua Parola e il tono della sua voce ci conducono. Poi sta a noi attraversarLo, perché Lui è la porta, siamo chiamati a ri-attraversare e reinterpretare con la nostra la Sua vita.
Siamo invitati a dare spessore ai verbi condurre, alimentare, proteggere. Ognuno di noi è affidatario di greggi di cui prendersi cura e da cui alimentarsi. C’è uno scambio vitale fondamentale, un gregge senza pastore si disperde ed un pastore senza gregge è uno che va per campi! Un fecondo equilibrio di amore dato e ricevuto rende belle le nostre vite.
E quando il peso della fatica, i dubbi e le paure ci visitano, la Sua Parola ci accompagna verso nuovi pascoli. Gesù non fa mistero del fatto che ci sarà chi verrà a farci visita per rubare, uccidere e distruggere. Voci che con il Suo aiuto sapremo riconoscere, perché estranee a ciò che fa gioire il nostro intimo e fa fiorire il mondo.
- Pubblicità -
Narciso Sunda SJ
Continua a leggere gli altri approfondimenti del giorno sul sito
Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato