Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 21 Luglio 2020

Cosa devono aver pensato Maria e gli altri parenti di Gesù: desiderosi di vederlo, di parlarci e di riabbracciarlo… Chissà da quanto non si vedevano o sentivano! Qualcuno li vede e li riconosce. Vorrebbe farli andare avanti, far superare loro la fila (in fondo sono i suoi cari, loro ne hanno il diritto!).
Gesù però a quel punto spiazza tutti. Sembra quasi rinnegare il suo legame con loro, con sua madre. Dice che la sua famiglia è un’altra. Chi non ci rimarrebbe male, davanti a una risposta del genere?

Eppure il senso di quella risposta va cercato oltre: Gesù non sta rinnegando i suoi cari, non li sta scacciando. Sta però dando a tutti una nuova visione di fratellanza, di comunità, di famiglia.

Molti di noi, partecipando a certe realtà o frequentando certi gruppi all’interno della Chiesa, vivono esperienze molto forti che portano a dire “qui io mi sento a casa, qui sono con i miei fratelli e sorelle, sono con la mia famiglia”.

È proprio questo a cui ognuno di noi è chiamato: fare parte di una comunità, una famiglia che ha come centro, come presenza vera Gesù stesso. Gesù ci sta dicendo proprio questo:
«Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».

Marco Sturniolo


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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato

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