Il vignaiolo, che conosce gli alberi e i ritmi della terra, ferma il padrone e lo allontana da quel suo istinto di volere tutto, subito e al meglio.
Un qualunque contadino ha conosciuto la fatica di lavorare la terra, la pazienza della semina e la cura dellʼattesa, non potendo mai conoscere con esattezza il giorno, la quantità e la qualità dei frutti, se arriveranno.
Allo stesso modo siamo chiamati a guardare alla vita e alla nostra quotidianità non da padroni, ma da coltivatori, curatori e custodi della propria terra e dei silenziosi sforzi perché possa continuare a essere fertile.
Osvaldo Proietti
Rete Loyola (Bologna)
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato