Dopo aver girato la Galilea e annunciato la buona novella, dopo essere stato accolto ma anche criticato, respinto e giudicato, Gesù giunge a Cesarea di Filippo: un luogo lontano fortemente influenzato da altre culture e religioni, un luogo pagano in cui probabilmente potersi nascondere e respirare.
Qui Gesù pone domande ai suoi discepoli, è un Gesù dubbioso, in cerca di conferme e forse ancor di più in cerca di conforto. Ha bisogno di sapere che ciò che sta annunciando, ciò che sta vivendo in prima persona ha davvero un senso. Non è un caso che dopo la risposta di Pietro: «Tu sei il Cristo» Gesù inizi a parlare apertamente del suo cammino verso Gerusalemme e della sua probabile conclusione. I dubbi e le incertezze cedono il posto alla decisione e alla consolazione.
Anche noi, nel nostro camminare quotidiano in certi momenti abbiamo bisogno di uscire dalla nostra quotidianità. Di andare “lontano”, nella nostra Cesarea di Filippo a cercare di capire cosa stiamo seminando e quali frutti stiamo raccogliendo o raccoglieremo. Ciò che ci può davvero confortare e consolare è proprio la consapevolezza che anche Gesù ha avuto bisogno di momenti del genere. Anche Gesù ha avuto dubbi e incertezze. Ha vissuto momenti di conforto e ha avuto bisogno dell’aiuto dei suoi amici.
Perché non dobbiamo mai dimenticare che oltre ad essere il figlio di Dio, anche Gesù è stato ed è un vero uomo.
Marco Sturniolo
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato