C’è un modo di Gesù di guarire che riesce a farti rialzare in piedi, che ti spinge a sua volta a servire.
È come un regalo, più che una guarigione. Forse è come si china su chi sta male, se ne prende cura avvicinandosi ed entrando in contatto senza ritrarsi, senza paura della tua febbre. Forse è per come comanda alle nostre febbri, ai nostri demoni di smettere di opprimerci, amandoci tanto da lasciarci amare noi stessi. Forse perché vedendo il suo infaticabile servizio, ci viene voglia di imitarlo.
Come possiamo avvicinarci a questo suo infaticabile modo di amare? Dove trovare tutta l’energia per aiutare tutti quelli che glielo chiedono, e allo stesso tempo sapere quando è ora di partire, andare dove altri hanno bisogno di noi? La risposta è sul far del giorno. C’è un momento che Gesù si prende solo per sé, un momento per stare in un luogo deserto, per fare deserto dentro se stesso e ascoltare la voce del Padre, senza anteporvi le parole e le situazioni della giornata. Anche noi abbiamo bisogno di quel momento di deserto, forse proprio quando più non riusciamo a trovarlo, per capire quando stare e quando muoverci.
Gloria Ruvolo
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato