Mi chiedo ogni giorno se sto migliorando, se quello che faccio è giusto. Se mi assumo le mie responsabilità, se faccio bene il mio dovere, se sono una brava cristiana. Sono abbastanza grande per meritare il tuo amore? Sono la più grande?, mi chiedo le poche volte in cui riesco a compiere tutto quello che devo. Cosa mi merito per essere sempre una spanna sopra agli altri, per non cedere spesso?
Ma così sei ancora lontana dal regno dei cieli. Potresti non entrarci, con questo peso ingombrante che ti porti sulle spalle, il peso di pensare che ti devi meritare il mio amore – mi dici. Pretendi il mio amore, parti da lì come se fosse una legge fisica e ti si aprirà il regno dei cieli qui sulla terra, prima che dopo la morte.
Non fermarti sugli errori, ma guardali con la meraviglia dei bambini, che, sicuri di avere le spalle coperte da qualcuno, esplorano la vita senza paura di rimpianti o di conseguenze, non guidati dal dovere ma dall’amore ricevuto. Accogli i bambini perché sono l’imprevisto, le gioie piccole del quotidiano che hai mancato, i boccioli di qualcosa che diventerà grande col tempo, ma che già ti può dare gioia.
Anche il tuo angelo guardava sempre la faccia del Padre, e se ora ti sei distratta, guarda la mia, e ti porterò in un regno in cui grandi e piccoli sorridono, in pace, felici, vivi.
Gloria Ruvolo
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato