Convertirsi, guardare da un’altra parte. Non al futuro carico di ambizioni, dove dobbiamo essere i più grandi per sopravvivere, dove… chissà se ce la caviamo. Non al passato, ai nostri modelli sbagliati di uomini cosiddetti grandi, che sembrano essere inimitabili, inarrivabili rispetto alle nostre forze.
Convertirsi e diventare bambini, stare nel presente e guardare ai doni che ti offre con spensieratezza, con meraviglia e curiosità. Piccoli per vedere chi è più grande, e affidarsi a quell’istintivo senso di sicurezza verso la vita, irrazionalmente certi che tutto andrà bene. Piccoli per accogliere chi è piccolo, chi è povero, chi non ha la vita perfetta, chi fa sbagli, chi ha bisogno di aiuto, e perdonarci quindi quando siamo poveri, quando sbagliamo, quando abbiamo bisogno di aiuto.
Solo con questi occhi da piccoli possiamo annunciare la nostra vita nel regno e vedere finalmente il viso e le opere di chi ci vuole bene.
Gloria Ruvolo
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato