Verbo, generato, figlio unigenito, luce vera, vita, testimonianza, gloria. La poesia filosofica che apre il Vangelo piรน originale di tutti contiene parole dense, astratte, quasi enigmatiche, come se Giovanni volesse ammantare quel carpentiere povero della Galilea di unโaura sofisticata, intellettuale. Eppure, dopo averla letto un paio di volte, subentra una strana calma. La rivoluzione che portano queste parole sembra entrare nel cuore con la lentezza di una litania.
ยซLa vita era la luce degli uominiยป sembra unโovvietร eppure apre gli occhi sul fuggevole miracolo che รจ questo momento, in cui sono in vita e sono cosciente, e posso vedere la luce. ยซDalla sua pienezza abbiamo ricevuto: grazia su graziaยป evoca in me i ricordi di una vita piena di gioie e di amore, e mi riempe il cuore di gratitudine verso chi mi ha dato questa possibilitร . E visto che nessuno ha mai visto Dio, รจ il volto di Gesรน che ringrazio per avermelo rivelato.
E allora, dopo che ho aperto gli occhi sul presente e sul passato, riesco a intravedere tra le maglie della vita il significato luminoso di quel misterioso Verbo, quel Logos per mezzo del quale tutto il mondo รจ stato fatto, quellโarmonia fra cosmo e coscienza che mi rivela un significato ultimo, un senso. E capisco che queste parole non sono complicate, ma servono a rendere il futuro semplice, lineare.
Io sono stata salvata dalla luce; sia la mia vita testimonianza di luce.
Gloria Ruvolo
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Fonte: Get up and Walk โ il vangelo quotidiano commentato