Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 19 Ottobre 2023

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Le parole di un profeta sono parole di giustizia e di verità. Il profeta apre gli occhi sulla realtà e sugli abusi che il potere giustifica con la sua stessa forza. Il potere, politico o religioso, vive del suo stesso esercizio di autoconservazione, di autogratificazione. Tutto è auto-qualcosa, perché è riferito sempre a sé stesso, alla propria cerchia, al proprio dominio.

Il profeta invece è mandato da qualcuno che l’ha scelto (la Sapienza di Dio) e riferisce parole non sue, ma che lo attraversano come un grido di giustizia che esce da Dio e che si poggia come un manto di protezione sui più fragili dei figli. Il profeta è strumento di una Parola che lo precede e che quasi sempre finisce ignorata e messa a tacere. Anche la sua vita non è più a disposizione del profeta.

Le parole di Gesù sono le parole veementi di un profeta che non accusa da una posizione di forza. Sono la chiave della Sapienza di Dio. L’estremo tentativo di aprire le porte del Regno anche a quei vassalli ignari di un potere che li tiene schiavi e sulla cui testa la storia presenterà il conto della loro ingiusta cecità.

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Leonardo Angius SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato