Davanti a un raccolto abbondante ogni contadino gioisce perché vede i frutti del suo lavoro. La saggezza degli antichi ci ricorda che i contadini offrivano le primizie della terra a Dio, un atteggiamento di grande umiltà e riconoscenza.
Offrire le primizie significava riconoscere che tutto lo riceviamo da Dio e quindi desideriamo offrire a Dio la parte migliore di tutto ciò che abbiamo, ricordandoci che ogni cosa è un Suo dono! Se non viviamo la riconoscenza, rischiamo di sottovalutare ciò che abbiamo e quindi non ci accontentiamo mai e continuiamo a sforzarci di accumulare e rimandiamo la festa del raccolto sempre al futuro.
L’eredità è qualcosa che riceviamo alla morte di qualcuno. Volere l’eredità è guardare alla morte e non alla vita. Riusciamo a guardare alla vita se non ci lasciamo sommergere dalle cose che accumuliamo, ma guardiamo con stupore e libertà a ciò che abbiamo, a ciò che riceviamo e condividiamo con gli altri l’abbondanza dei frutti invece di rinchiuderli in magazzini. Quello che abbiamo allora alimenterà il nostro desiderio di vita!
Chiara Selvatici
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato