La domanda del tale a Gesรน (ยซChe cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?ยป) rappresenta giร un vasto programma su cui varrebbe la pena fermarsi per le tante o troppe volte in cui non abbiamo modo e tempo di alzare lo sguardo dallโistante in cui siamo immersi.
Ma a Gesรน non sembra bastare la buona intenzione di fissare lo sguardo sulla vita eterna perchรฉ lโoggetto della domanda rischia di mandare a vuoto la buona intenzione. Il โcosa di buonoโ centra il tutto in colui che deve fare quel โqualcosa di buonoโ, mentre Gesรน sottolinea che il nodo รจ un โchiโ, ovvero la persona da cui il Buono procede, Dio.
Cosรฌ per accompagnarlo alla vera domanda, lo interroga sui vari โcosaโ di buono ha giร adempiuto e seguito. E lui si ritrova con tutta la lista di comandamenti ben confermata.
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E cosรฌ la domanda autentica arriva ยซMa cosa mi manca?ยป. Beโ, manca che in questa perfezione ci sono tante cose fatte bene e rispettate, ma non cโรจ quel Chi da cui tutto il Bene discende, da cui anche il tuo far bene รจ ispirato. Anche il bene, se rimane incollato addosso come un merito, scava il fossato della propria mancanza.
Gesรน sembra dire: ยซGuarda allora a Colui che quel Bene lo dona, cosรฌ come tu respiri. Guardati come un soffio di quel Bene che Lui ha creato. Guarda a me, il Figlio, come mi ha consegnato a voi come il suo dono piรน preziosoยป. Chi merita, si gode lo sforzo del suo sacrificio. Chi riceve in dono, puรฒ ridonare tutto ciรฒ che ha. ร questione di โchiโ non di โcosaโ.
Leonardo Angius SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato