Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 18 Novembre 2019

Passa ancora una volta. Sembra vicino.
Con altri.
Tanti. Troppi. Da troppo tempo.
Lasciar perdere?
Lasciarlo passare ancora una volta?
Follia di sperare che possa esserci anche per me.
Essere proprio per me.

Gridare.
Gridare più forte di quello che circonda.
Sperare che abbia orecchie per sentire.
Follia di continuare a gridare nel buio mentre intorno ti sgridano forte: smettila!
Follia di gridare più sottile delle altre voci, più vero delle altre presenze tra te e lui.
Prima un sussurro: pietà di me!
Ripeterlo così forte da cominciare a crederci davvero: pietà di me!
Pietà di me, Gesù.
Permettere che il tuo amore possa fare la differenza nella mia vita.
È quello che desidero?
Poter vedere l’amore.
Vedere davvero.

Lui sente.
Intuire, sperimentare che la fede in lui può salvare.

Matteo Suffritti SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Che cosa vuoi che io faccia per te? Signore, che io veda di nuovo!

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 18, 35-43
 
Mentre Gesù si avvicinava a Gèrico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli annunciarono: «Passa Gesù, il Nazareno!». 
Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». 
Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandò: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato». 
Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.

Parola del Signore

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